Simbolica per gli egiziani, incorruttibile per gli ebrei, se ne trovano i sentori in molti bianchi secchi e nel cacao pregiato
“La Bellezza… e un buon bicchiere di vino salveranno il mondo”
di Irma D’Alessandro
Parigi val bene una messa… e un salto in piazza Renè Viviani. La primavera esalta la protagonista assoluta di questa piazza, un grande albero di Acacia carico di profumati fiori bianchi, un albero che è lì da 400 anni ed è un esemplare unico!
Il nome scientifico “Robinia pseudoacacia” ci rimanda alle origini del nome di questo albero, abbondante nella sua fioritura, che resiste al clima avverso e può presentarsi anche sotto forma di arbusto. Parte dall’America del Nord e arriva in Francia, introdotto dal botanico francese Jean Robin, farmacista del re Enrico IV che la piantò in quella che oggi si chiama, appunto, piazza Renè Viviani.
Ma è al naturalista svedese Carl Nillson Linnaeus (italianizzato Carlo Linneo), biologo e naturalista di primo piano in pieno Illuminismo, che dobbiamo il nome ‘Robinia’.
L’albero di Acacia, oltre che una gioia per i nostri sensi (di sicuro, occhi e naso…) è un vero e proprio ‘luna park’ per tutte le api che non resistono al suo sentore dolciastro. E dal nettare distillato con la collaborazione preziosa di questi insetti operosi deriva un miele squisito e apprezzato, il miele d’acacia.
L’Acacia è una pianta carica di simboli, il suo legno è sacro sin dai tempi degli Egizi. Gli Ebrei considerano da sempre il suo legno incorruttibile: tradizione vuole che il roveto dal quale Dio apparve a Mosè fosse un’Acacia e sul legno di Acacia Mosè incise, per volere di Dio, le Tavole della Legge.
Nei vini è facilmente riconoscibile la nota dei fiori bianchi o gialli, riscontrabile in quasi tutti i bianchi secchi, in alcuni Chardonnay, nei Gewurztraminer e in alcuni Moscati freschi piemontesi.
Il sentore del Fiore d’Acacia può essere presente anche in varietà di cacao molto pregiate.
Irma D’Alessandro
Irma D’Alessandro, giornalista sportiva e conduttrice. A Mediaset da 30 anni. Il calcio internazionale il suo playground. Inglese e Spagnolo le alternative all’ Italiano. Appassionata di sport e viaggi, di fiori e vini