Norme & Diritto Plus – 4 aprile
L’organizzazione per la produzione e la vendita di vino contraffatto può configurarsi come un’associazione per delinquere, coinvolgendo più individui con compiti diversi. La falsificazione dell’identità del vino, come marchi DOC o DOCG, e l’uso non autorizzato di marchi protetti comportano violazioni di leggi penali e normative specifiche contro la contraffazione di questo alimento. La Cassazione ha ribadito che le condotte di falsificazione del marchio e di identificazione falsa del vino costituiscono presupposti per l’applicazione di diverse fattispecie penali, incluso l’uso indebito di segni distintivi e certificazioni amministrative. In questa vicenda di contraffazione, sono stati contestati reati come l’introduzione e il commercio di prodotti con segni falsi, la contraffazione di marchi e segni distintivi, e la falsificazione di certificazioni pubbliche.
Repubblica- 3 aprile
I cambiamenti climatici stiano influenzando l’industria vinicola, con una produzione che si sposta verso regioni più settentrionali a causa dell’aumento delle temperature. Gli enologi stanno cercando modi per adattarsi, ma ci sono costi e rischi associati a questi cambiamenti. Sebbene alcune aree possano beneficiare del clima più caldo, ci sono preoccupazioni ambientali e di biodiversità legate a questo spostamento.
Plastic Free- 1 aprile
All’Istituto Tecnologico Galileo Galilei di Gioia del Colle (Ba) 80 studenti sono stati protagonisti dell’incontro di sensibilizzazione tenuto dai referenti Plastic Free del territorio: Elisabetta Carnicelli della Provincia di Bari, Marina Capurso di Gioia del Colle, Raffaele De Luisi di Sammichele di Bari, Silvana Ferrante, Regionale, Vito Manuto di Cassano delle Murge – ex studente nello stesso Istituto – e Piero Barbitta, di Castellaneta.
Gli studenti hanno dimostrato subito grande interesse nei confronti dell’argomento trattato ovvero l’inquinamento ambientale causato dalla plastica e non solo. Tra i temi affrontati, l’inquinamento ambientale legato all’abbandono dei mozziconi di sigaretta, problematica che spesso li riguarda in maniera diretta.
LinkedIN – 26 marzo
In questo video, condiviso su LinkedIn da Sébastien Poulin, copywriter di Innovation Green World, una testimonianza di come i rifiuti, di plastica ma non solo, siano ormai su tutte le spiagge, lasciati dai turisti e portati da mare. Un vero disastro per l’ambiente. Infatti, con il tempo, la plastica si decompone in natura, formando piccole particelle che arrivano davvero ovunque, persino sui fondali marini abissali.
“L’estate scorsa, sulla spiaggia accanto al lago di Santa Croce in Alpago (Belluno), ho messo la mano sotto la ghiaia e ho trovato microplastiche ovunque. Questo è solo un esempio e non è certo il posto peggiore del pianeta a questo livello. Purtroppo è così in tutte le spiagge del mondo.”
Wired 28 marzo 2024
Il cambiamento climatico sta minacciando la produzione di vino in molte regioni del mondo. Il riscaldamento globale e la diminuzione dell’acqua disponibile stanno alterando le caratteristiche dei vini, con fluttuazioni nelle temperature che influenzano sapori, gradazione alcolica e colore. Uno studio recente avverte che fino al 70% delle regioni vinicole potrebbe diventare inadatte alla coltivazione se il riscaldamento supera i 2 gradi rispetto all’era preindustriale. Regioni vinicole tradizionali come Spagna, Italia, Grecia e California meridionale potrebbero essere particolarmente a rischio entro la fine del secolo. Allo stesso tempo, nuove aree vinicole stanno emergendo in latitudini e altitudini più elevate, dove il clima è più fresco. Tuttavia, la viticoltura potrebbe diventare molto più impegnativa e richiedere un adeguamento da parte dei viticoltori. Le temperature più elevate possono influenzare la maturazione delle uve e l’accumulo di zuccheri e composti chiave, ma oltre una certa soglia possono provocare problemi per la qualità dell’uva.
LinkedIN – 20 marzo
Forever Bambù si distingue nella lotta al cambiamento climatico promuovendo l’utilizzo del bambù, una risorsa altamente efficace nel sequestro di carbonio. Attraverso partnership con istituti di ricerca, l’azienda ha scientificamente provato la capacità del bambù di assorbire CO2, contribuendo all’economia circolare con prodotti sostenibili. La riforestazione con bambù offre un impatto significativo nella riduzione delle emissioni di carbonio e nel sostegno alla biodiversità. Inoltre, Forever Bambù si concentra sulle molteplici applicazioni del bambù, sostituendo materie prime ad alto impatto ambientale e supportando la transizione verso un’economia più sostenibile. Con soluzioni come Forever Zero CO2, l’azienda aiuta le imprese a identificare e compensare le proprie emissioni di carbonio, aderendo alle politiche di sostenibilità e soddisfacendo le crescenti esigenze del mercato per pratiche aziendali eco-friendly.
LinkedIn- 28 dicembre 2023
Diversi gli eventi negativi in termini di azioni per il clima nell’anno passato, con particolare riferimento alla COP28 segnata dal greenwashing e dalla presenza di falsi esperti. Tuttavia, si può evidenziare anche un lato positivo, numerose autorità locali, aziende e Paesi stanno adottando misure positive per contrastare il cambiamento climatico.
Ottimo esempio quello di Plastic Free che si impegna attivamente nella pulizia dell’ambiente, coinvolgendo migliaia di volontari in varie attività, dalla raccolta dei rifiuti alla sensibilizzazione sul problema della plastica, tutti sforzi destinati a ispirare altri a contribuire a un impatto minore sull’ambiente nella loro vita quotidiana.