Dalla raccolta al progetto Etico di Amorim Cork, sono anche nel packaging le innovazioni che riducono l’impatto del settore
di Camilla Rocca
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato nel 2011 il programma nazionale VIVA con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità nel comparto vitivinicolo italiano. Con la revisione del disciplinare è ora possibile certificare l’uso dei fattori di emissione carbonica calcolata dai produttori di packaging, al posto dei dati standard, migliorando le prestazioni climatiche delle bottiglie di vino. Certificare i crediti di anidride carbonica per i tappi in sughero è un processo che misura e verifica la quantità di CO₂ che viene assorbita e “immagazzinata” durante il ciclo di vita del prodotto.
Il sughero è un prodotto naturale che proviene dalla corteccia dell’omonima quercia, una pianta che ha una forte capacità di assorbire anidride carbonica durante la sua crescita e questa capacità può essere calcolata in base alla quantità di sughero raccolto, operazione che non danneggia la pianta, che continua a crescere e assorbire CO₂. Viene quindi considerato un processo rinnovabile e sostenibile e rende il sughero un materiale naturalmente sostenibile e ideale per la compensazione delle emissioni.
La filiera del sughero ha utilizzo primario nell’enologia per la produzione di tappi; secondariamente è usata in ambito edile, e nella filiera della moda soprattutto quella delle calzature, oltre che trovare vari impieghi anche nel fitness e nell’oggettistica varia.
L’analisi del ciclo di vita permette di valutare l’impronta di carbonio di un tappo di sughero, considerando tutte le fasi, dalla coltivazione delle querce da sughero alla produzione, al trasporto e al fine vita (riciclaggio o compostaggio). Questa analisi fornisce una panoramica delle emissioni di CO₂ associate al ciclo di vita del prodotto.
I carbon credits sono titoli equivalenti a una tonnellata di CO₂ non emessa o assorbita grazie ad un progetto di tutela ambientale realizzato con la finalità di ridurre o assorbire le emissioni globali di diossido di carbonio e altri gas ad effetto serra.
ll processo di certificazione dei crediti di anidride carbonica per i tappi in sughero è un modo per valorizzare ulteriormente un prodotto già sostenibile, promuovendo la riduzione delle emissioni e supportando la gestione sostenibile delle foreste. Le certificazioni della filiera del sughero sono molto importanti in quanto possono valorizzare un’organizzazione che opera in questo contesto, aiutando la crescita e aumentando i profitti. La certificazione porta numerosi benefici: impatto ambientale ridotto, in quanto i tappi in sughero certificati contribuiscono alla riduzione delle emissioni globali, sostenendo la conservazione delle foreste e della biodiversità; miglioramento del marketing e della reputazione dell’azienda, infatti i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale. Inoltre la certificazione incrementa la trasparenza, fornendo una prova concreta e misurabile degli sforzi dell’azienda per ridurre il proprio impatto ambientale.
Un tappo in sughero certificato fa la differenza, permettendo di proteggere le specie vegetali e animali, i diritti dei popoli indigeni, la sicurezza dei lavoratori forestali, il tutto in un circolo virtuoso che restituisce un plusvalore di sostenibilità.
Le certificazioni dei crediti di carbonio sono rilasciate da organismi riconosciuti come: Forest Stewardship Council (FSC), che certifica la provenienza del sughero da foreste gestite in modo sostenibile; Carbon Trust, che verifica l’impronta di carbonio e certifica i crediti di carbonio associati al prodotto; Verified Carbon Standard (VCS) che valida progetti e crediti di carbonio in vari settori. Per offrire tappi di sughero come prodotto a “emissioni zero”, le aziende possono investire in progetti di compensazione per neutralizzare le emissioni residue, progetti che riguardano la riforestazione, l’energia rinnovabile o altre attività che riducono o assorbono la CO₂.
Alcuni dei progetti sviluppati, negli ultimi anni dai fornitori di imballaggi per il settore vitivinicolo, sono: i tappi con LCA comprensiva degli stoccaggi forestali di CO2; le pratiche di economia circolare di UPM Raflatac (come il servizio di riciclo dei supporti delle etichette Rafcycle o le etichette RAFNXT+ provenienti da foreste gestite in modo sostenibile); il vetro di O-I con Centopercento Sicilia ed il risparmio energetico derivante dalle alte percentuali di vetro riciclato e dalla riduzione del peso delle bottiglie in vetro, la scelta di cartoni certificati FSC, l’uso di etichette con cellulosa da processi di riciclo e infine la raccolta al fine vita del sughero del progetto Etico di Amorim Cork Italia. La filiale italiana dell’azienda portoghese, con sede a Conegliano Veneto (TV), ha da tempo intrapreso un percorso di sostenibilità, mantenendo da un lato l’avanguardia tecnologica a tutela dei vini e dall’altro operando in un’ottica di rispetto per la natura da cui tutta la filiera trae origine. Presiedendo l’intera filiera, fin dalla coltivazione delle querce, può certificare tutti i suoi tappi in sughero FSC.
Inoltre tutte le organizzazioni che operano nella filiera possono godere dei benefici delle certificazioni di sistema sui sistemi di gestione (ISO 9001, qualità, ISO 14001, ambiente, ISO 45001, salute e sicurezza sul lavoro, ISO 22000, sicurezza alimentare); delle certificazioni in ambito alimentare (il sughero utilizzato in enologia rientra nell’ambito del materiale a contatto) FSSC 22000, con scopo packaging, IFS PACsecure, e BRC Packaging e delle certificazioni per la sostenibilità alimentare, sociale e ambientale, come la certificazione Global Gap.
Camilla Rocca
Una passione per il mondo del vino che parte dalle origini, si è allargata all’enoturismo e ai racconti delle persone, di quei volti, quelle mani, delle storie che sono dietro alla vigna