I ricavi delle vendite nelle cantine premium sono aumentati in media del 9,7% nei primi nove mesi del 2022. In controtendenza l’ultimo trimestre.
Secondo l’ultimo rapporto della Silicon Valley Bank Wine Division (SVB), riportato dal magazine Decanter, nel 2022 la domanda di vini premium sul mercato statunitense è cresciuta. In generale però, il consumo complessivo di vino ha registrato una decrescita, una contrazione dei volumi dovuta anche al minor interesse da parte dei giovani per il nettare di Bacco, un trend che si pone come una preoccupazione e una sfida che il mondo del vino deve affrontare.
I dati di Sipsource mostrano che la domanda di vini superiori ai 15 dollari a bottiglia, è in aumento. “Le preoccupazioni per l’uso di alcol e gli effetti sulla salute, le difficili condizioni economiche globali e la crescente influenza del cambiamento climatico sulla viticoltura, stanno influenzando il comportamento dei consumatori”, ha affermato Rob McMillan, autore del rapporto e fondatore della divisione vini di SVB, che continua: “La crescita positiva delle vendite di vini premium dovrebbe continuare anche nel 2023”.
In un contesto di costi più elevati, di inflazione e di recessione, l’economia è stata una delle principali preoccupazioni evidenziate dalle aziende vinicole nel sondaggio SVB.
Dati analoghi arrivano dal gruppo di ricerca IWSR; i vini “premium e di qualità superiore” hanno registrato lo scorso anno una crescita delle vendite del 6% in termini di volume. Sempre nel settore vinicolo statunitense, e sempre nel 2022, i volumi complessivi sono però diminuiti del 2%, nonostante l’aumento della domanda di vini spumanti.
Brandy Rand, chief strategy officer presso IWSR Drinks Market Analysis, ha affermato che “un recente sondaggio IWSR sulla sensibilità ai prezzi al consumo mostra che gli americani si sentono sicuri delle proprie finanze a livello personale”.