Il Teramano è un incontro tra mare e collina, dove i vigneti guardano al di là delle coste e i suoi produttori puntano sulle peculiarità del proprio luogo, o come in questo caso, sulla “terraviva”. Estremo nord d’Abruzzo, a pochi km che separano le sabbie dei lidi dai propri vigneti, Federica Topi, Tenuta Terraviva, ci racconta l’energia di questa terra.
di Nello Gatti
Si dice spesso che siamo un Paese che potrebbe vivere di turismo, eppure rappresenta ad oggi solamente il 5% del PIL nazionale. Nello specifico, l’Abruzzo, denominata “Regione verde d’Europa” è tra gli ultimi in classifica su scala nazionale e piuttosto in basso confrontando i dati europei. Il mondo del vino come può veicolare un cambio di rotta, specie nella tua regione?
È vero, si potrebbe fare di più, ma negli ultimi anni in Abruzzo abbiamo registrato tante presenze di turisti, italiani ed esteri. Il motivo è semplice: se ci pensi partendo dal mare puoi arrivare in montagna in un’oretta e mezza di macchina, scenario perfetto per andare in vacanza e vivere numerose esperienze, tra cui il mondo dell’enoturismo che riesce a richiamare una grande fetta di appassionati e winelovers in visita nella nostra regione, ecco perché dobbiamo crederci. Terraviva è situata a Tortoreto, di fronte al mare Adriatico, paesino turistico che vede ogni anno crescere le visite. Come dicevo prima i winelovers aumentano continuamente, c’è sempre più ricerca, voglia di scoprire le nuove realtà e per questa ragione noi organizziamo delle degustazioni e visite guidate in cantina che accolgono turisti del settore e non, non solo durante il periodo estivo, in quanto riusciamo ad avere un importante riscontro anche nei mesi successivi a settembre.
Viaggi spesso per rappresentare il tuo vino e il tuo territorio, ma anche per conoscenza personale e confrontarti oltre il settore vitivinicolo. Qual è la percezione maggiormente diffusa sull’Abruzzo, vino compreso, e quali esperienze particolarmente positive hai avuto modo di vivere o far vivere?
Io mi occupo principalmente dell’export in Azienda, questo mi porta a viaggiare per gran parte dell’anno in giro per il mondo. Ho iniziato questo lavoro sette anni fa e devo ammettere che la percezione dell’Abruzzo è cambiata molto, questo grazie ai nomi come Valentini ed Emidio Pepe. Terraviva è nata solo nel 2008, quindi posso parlarti da quegli anni ad oggi. Prima l’Abruzzo del vino aveva molta meno considerazione in ambito nazionale ed internazionale, oggi invece c’è sempre più voglia di scoprire i nostri vini e conoscere le novità di produzione della nostra regione e questo cambio di rotta si nota anche dall’affluenza di personaggi nelle masterclass organizzate. Personalmente, la più grande soddisfazione è vedere i turisti e clienti stranieri in visita da noi per vedere dal vivo la realtà che viviamo e in cui produciamo.
Il Montepulciano è sicuramente tra i primissimi collegamenti che abbiamo in relazione al vino. Cosa pensi sia cambiato rispetto alle sue produzioni passate, come lo si sta tutelando e quali espressioni secondo te dovrebbero “scardinare” la sua attuale collocazione sul mercato?
Il Montepulciano è sicuramente il vino più conosciuto della nostra regione, quando si parla di Abruzzo del vino la mente dei consumatori va subito lì. Ẻ stata la prima DOCG nata in Abruzzo, che delimita l’area delle Colline Teramane, area in cui è situata Terraviva. Un’uva tannica, di corpo robusto che prima del 2015 aveva un disciplinare che imponeva l’utilizzo dei legni. Questa visione del Montepulciano è poi cambiata in quanto il disciplinare è stato modificato, permettendoci di utilizzare tutti i contenitori (eccetto le anfore). Il futuro? Una visione di Montepulciano più giovane, più fresco, più easy to drink, che riesca ad abbracciare una fetta di consumatori maggiore rispetto ai soli amanti del legno. Noi, ad esempio, vinifichiamo un Montepulciano DOCG interamente in cemento e siamo molto contenti dei risultati.
Entrando in cantina si legge “vini vista mare” e basta voltarsi dall’altro lato per vederlo a un salto dai tuoi vigneti. Cosa significa questo per te e, visto che lo slogan è stato recentemente scimmiottato nel marchio collettivo Trabocco DOC? Pensi sia il mare il principale riferimento naturale della tua Regione?
Come hai potuto ben notare, di Terraviva non potevamo non dire “Vini Vista Mare” vista la posizione in cui ci troviamo. Posizionamento che io definisco molto fortunato, di fronte al mare Adriatico e con il Gran Sasso alle nostre spalle. I nostri vini parlano del mare, del luogo in cui siamo ed è la caratteristica che amo di più. La trabocco DOC vuole valorizzare le uve autoctone locali e per fare ciò il Consorzio ha deciso di utilizzare uno dei simboli abruzzesi che negli ultimi 20 anni ha valorizzato la nostra regione e portato così un gran numero di turisti in visita. L’Abruzzo, paesaggisticamente parlando, ha tanto da far scoprire tra mare, montagna e collina. Abbiamo sicuramente un bellissimo mare, soprattutto nella zona sud, ma anche tanto altro, non ci focalizziamo solo su questo!
Il 2020 ha scandito diversi cambiamenti in ogni ambito e Terraviva non è stata esclusa da questo processo epocale. Cosa è cambiato in quel periodo?
Con l’arrivo della pandemia abbiamo dovuto tutti modificare le nostre abitudini di vita quotidiana. Occupandomi principalmente dei rapporti con i mercati esteri, questo vuol dire viaggiare per buona parte dell’anno, cosa che si è drasticamente interrotta con il Covid. Durante quel periodo ne abbiamo approfittato per iniziare ad attuare pratiche biodinamiche in vigna, cominciando ad utilizzare corno silice e corno letame per aiutare i nostri terreni con preparati “naturali”. Parallelamente in cantina abbiamo studiato un restyling generale: le etichette utilizzate sono in carta riciclata e cotone, le bottiglie utilizzate sono le più leggere sul mercato per evitare inutile spreco di vetro, le scatole in cui vengono riposte sono dei cofanetti in cui non bisogna utilizzare lo scotch. In azienda erano già presenti i pannelli solari che producono energia per tutta l’azienda. Il tutto è stato studiato per essere il più eco sostenibili possibile ed aiutare il pianeta facendo del nostro meglio.