Dal Beldemonio alla luna fino al notturno e alla magia nera: le bottiglie “noir” selezionate da Vendemmie per il 31 ottobre
di Camilla Rocca
Dolcetto o Scherzetto? Per festeggiare Halloween vi proponiamo vini che hanno una storia o un aspetto davvero spettrale, da stappare nella lunga notte delle streghe.
Sangue del Diavolo Raboso del Piave Doc – Ca’ di Rajo
Il vino è un omaggio all’autoctono più antico del Veneto orientale. Il nome deriva dalla leggenda secondo cui, nelle notti di luna piena, il diavolo scende sul paesino di Rai di San Polo di Piave, dove ha sede la cantina, poggiando un piede sulla torre e l’altro sul campanile della Chiesetta del Carmine. L’antica pratica di appassimento delle uve Raboso Piave permette di ricavare un vino più aromatico e dalla maggiore complessità. La vinificazione viene realizzata con un 90% di uve surmaturate in pianta e un 10% di uve passite. Con macerazione di 20/25 giorni su tini di legno da 35 hl. Le temperature variano dai 24-26° C per favorire l’estrazione della sostanza colorante contenuta nella buccia degli acini. Quindi segue l’ affinamento per 24 mesi in botti di legno per le uve surmaturate in pianta e 12 mesi in barriques per uve passite in fruttaio. Il vino presenta colore rosso e al naso profumo delle ciliegie, marasca, mora selvatica, amarena, prugna, con accenni al profumo intenso della cannella, vaniglia. Si abbina bene con la selvaggina e i piatti speziati, oppure con formaggi stagionati, ma anche tonno, sia crudo che scottato, o una guancetta di maiale brasata.
Luna Storta – Montelvini
La tradizione vuole che le uve vengano originariamente vinificate in luna calante, da qui il nome. Il vino è ottenuto dall’appassimento su graticci di uve selezionate delle colline del Montello. Qui per effetto della disidratazione gli acini raggiungono un’elevata concentrazione zuccherina che può arrivare anche al 40%. Il periodo di appassimento dell’uva può durare fino a gennaio. Dopo la pigiatura, la fermentazione è molto lenta e lunga data l’elevata concentrazione zuccherina del mosto ottenuto. Il vino passito ha colore giallo dorato e il profumo spazia da note tipicamente esotiche che ricordano l’ananas, alla frutta secca fino ad arrivare al miele. Al palato risulta dolce, leggermente tannico, robusto, corposo e piacevolmente caldo. Si abbina bene al dessert e alla pasticceria secca.
Falò – Lungarotti
In uscita proprio nella notte di Halloween (31 ottobre) il vino ha questo nome in onore dei fuochi propiziatori (di origine pagana) che si accendono nelle campagne per augurarsi un buon raccolto. È un vino rosso a base di Sangiovese e Merlot: la vinificazione per il Merlot va incontro a una macerazione carbonica, poi viene pressato e vinificato separatamente dal Sangiovese.
Ha colore rosso porpora brillante con note violacee, e al naso richiama il profumo dell’uva appena raccolta e sentori di fragola e amarena; al gusto è fresco, vivace con un’acidità ben bilanciata e tannini passanti e gradevoli che lo rendono piacevolmente morbido. Ideale da servire anche fresco di frigo, si abbina bene con tutti i piatti dell’autunno ed è perfetto con caldarroste, cibi cotti alla brace e zuppe di legumi.
Noir – Tenuta Mazzolin
Il vino è ottenuto da uve Pinot Nero 100%, coltivato su terreno argilloso-limoso in superficie con vene di arenaria e substrato gessoso. La vendemmia è manuale e viene effettuata in cassette con ripetute passate di raccolta a seconda delle parcelle, nella terza decade del mese di agosto. La fermentazione è lunga (oltre i 15 giorni) a temperatura controllata e non oltre i 26° C. Ha un colore rosso rubino intenso, con sfumature granate, al naso presenta sentori di frutti di bosco rossi maturi (lampone, fragola) accompagnati da sottili sfumature speziate e boisé. Al sorso presenta un ventaglio di sapori complessi dai frutti rossi ben maturi alle spezie piccanti, dal balsamico ai legni aromatici. Si abbina a selvaggina di piuma (piccione, quaglie, beccacce), lepre, lumache e ricette a base di pesci nobili a carne rossa e grassa (salmone, tonno, rombo), oppure con formaggi a pasta semi-dura o dura di medio invecchiamento.
Nocturne Rosé Sec – Taittinger
È uno champagne “Sec” composto per il 30% da Chardonnay e per il 70% da Pinot Noir e Pinot Meunier provenienti da una trentina di cru diversi. Il 15% di vino rosso fermo, proveniente dai migliori Pinot Noir della Montagne de Reims e di Les Riceys aggiunti all’assemblaggio finale, conferisce a questa cuvée il suo impareggiabile colore, ma anche una vibrante intensità al gusto. Il dosaggio Sec (17,5 g/l di zucchero di canna) associato alla lenta maturazione di quattro anni in cantina, dona a questo champagne morbidezza e soavità. Presenta colore rosato intenso e brillante e un bouquet con aromi di pasticceria; al palato è di grande freschezza grazie a tannini molto setosi. Ideale come aperitivo o per accompagnare i dessert (anche a base di cioccolato), ma anche da sorseggiare come elegante e raffinato after dinner.
Magia Nera – La Piana Winery
L’azienda è sita sulle colline di Castelvetro di Modena, e il vino deriva da uve Lambrusco Grasparossa di Castelvetro. La vendemmia è manuale. Presenta colore rosso rubino intenso con nuance violacee, spuma evanescente, al naso si fanno largo sentori di fiori seguiti da quelli maggiormente percettibili di frutta che ricordano la fragola, la ciliegia e il lampone, amabile dal corpo persistente, al palato è amabile risultando persistente e dal corpo intenso. Si abbina a tavola con pasticceria secca e torte.
Beldemonio – Poggio della Dogana
Il nome Beldemonio, non è un richiamo al Principe delle Tenebre, ma un omaggio al cavallo da corsa, tra i più forti della scuderia appartenuta al nonno dei fratelli Rametta, titolari di Poggio della Dogana. L’etichetta rappresenta la rinascita della natura, simboleggiata dall’incontro tra Zefiro e Clori, da cui nasce Flora. È un Vermouth Rosso prodotto, solo nelle annate più calde, con uve 100% sangiovese di Castrocaro Terme e Terra del Sole. L’affinamento è di 12 mesi in barriques, cui segue l’aromatizzazione in infusione per tre mesi di erbe e spezie e un successivo affinamento in bottiglia di minimo quattro mesi. L’aromatizzazione avviene tramite infusione in alcol con scorze di agrumi, arancia rossa e amara, per ottenere la fortificazione dell’alcol fino al raggiungimento dei 19 gradi. Al naso, note intense di arancia rossa, ciliegia e amarena sotto spirito, melagrana e sfumature speziate di pepe nero, cannella e china. L’impianto aromatico parla di salvia, timo e rosmarino, si riconosce il cacao. Al palato è deciso con una trama tannica evidente, perfettamente bilanciato tra frutto rosso e spezie. Chiudono le note di anice, noce moscata, china. È consigliato come vino da meditazione, con l’aggiunta di una scorza d’arancio e un cubetto di ghiaccio, oppure miscelato.
Inferno Valtellina Superiore – Conti Sertoli Salis
Proviene dalla Valtellina, da una zona protetta dai venti dai monti Calvario e Paradiso. Sulle terrazze di questa zona, nei giorni assolati d’estate, si crea un clima particolarmente caldo, da cui il nome “Inferno”. È prodotto da uva Nebbiolo” (varietà Chiavennasca) per il 95%, il resto “Merlot”e “Brugnola” valtellinese. Le uve vengono pigiate previa separazione del graspo e il mosto passa alla fermentazione alcolica insieme alle bucce.La fermentazione è condotta con macerazione della vinaccia, costantemente immersa nel mosto attraverso follature e rimontaggi. La macerazione si conclude in circa 15-20 giorni e la temperatura è controllata attorno ai 28-30 gradi per ottenere la migliore estrazione di aromi e struttura. Seguono i travasi di illimpidimento, l’affinamento in botte di rovere per 2 anni ed infine, la messa in bottiglia dove si completa la fase di maturazione per altri 6 mesi. Presenta colore rosso rubino con qualche riflesso granata. Il profumo è ampio, persistente, caratterizzato da note floreali. E’ vino da accompagnare prevalentemente a carni, sia bianche che rosse.Dopo 4-5 anni di invecchiamento è ottimale anche abbinato a piatti di selvaggina.
Gelsaia 2020 Piave Malanotte DOCG – Cecchetto
La denominazione Piave Malanotte DOCG richiama atmosfere antiche e avvolte nel mistero, come le sere autunnali, in cui le ombre si allungano e l’aria si fa più densa.
Le uve crescono nel vigneto di Mareno di Piave (Treviso) e, dopo la vendemmia manuale, sono in parte diraspate e pigiate. Il 15% dei grappoli restanti, invece, viene posto in appassimento nel fruttaio fino a metà dicembre. Il vino infine affina per dodici mesi in barrique di legno nuovo e usato. Il vino ha colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Al naso offre un profumo di ciliegie in confettura e prugna con note di cioccolato fondente e rabarbaro.
Madonna Nera Brunello di Montalcino – La Madonna
Madonna Nera è “un rosso sanguinante con note ematiche e di arancia sanguinella” che proviene da “La Madonna”, nome antico dei terreni collinari, che ospitano l’azienda agricola che si estende su sei ettari di vigneti nel comune di Montalcino e mantiene le caratteristiche di una produzione di vini pregiati e di nicchia. I terreni sono prevalentemente ricchi di ciottoli e sabbie argillose. Il vino è prodotto con vitigni 100% Sangiovese; la vendemmia è manuale a giusta maturazione con selezione delle uve. La vinificazione è in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata con macerazione di circa circa trenta giorni e quindi fermentazione malolattica seguita da affinamento in tonneaux di rovere francese. Alla vista ha colore rosso rubino intenso con riflessi violacei e al naso presenta note fruttate di ciliegia profumata con mirtilli, more lamponi prugne mature, frutta secca e cioccolato fondente. Al palato si presenta di buon corpo morbido, un vino intenso, denso, e di sapore profondo. È ideale per le occasioni speciali e i momenti di convivialità, perfetto da gustare in abbinamento a piatti della cucina toscana, carni rosse, formaggi stagionati.
Camilla Rocca
Una passione per il mondo del vino che parte dalle origini, si è allargata all’enoturismo e ai racconti delle persone, di quei volti, quelle mani, delle storie che sono dietro alla vigna