di Giovanna Romeo
La storia
Sostenibilità, cura dell’ambiente e del paesaggio. Per raccontare la storia dell’azienda agricola Cà del Baio, giunta con Paola, Valentina e Federica Grasso alla quarta generazione, ci piace iniziare dal modello green che la cantina ha adottato impegnandosi nel seguire pedissequamente il disciplinare “The Green Experience”, una modalità ben precisa di conduzione dei vigneti, 28 ettari vitati di proprietà divisi tra i comuni di Barbaresco e Treiso. Un lavoro in campagna ripensato e sostenibile: nessun concime chimico o prodotto di sintesi, solo sovescio, la diffusione di insetti pronubi e soluzioni agronomiche che mirano a un corretto sviluppo vegetativo. Un approccio avanguardistico che dà valore alla terra, all’uva, al vino. Un lavoro artigianale che Giulio e Luciana (i genitori fondatori dell’azienda) hanno scelto sin dall’inizio e che guarda alla produzione all’accoglienza, alla commercializzazione e alla comunicazione pensata sempre su misura.
Il vino
È un vino fresco e fruttato che ricorda l’estate. Ottenuto da uve Chardonnay provenienti da vigneti diversi impiantati nel 1988, è naturalmente dotato di una vena minerale che deriva dai particolari terreni ubicati nel comune di Treiso. Prodotto in acciaio per mantenerne il carattere piacevolissimo della gioventù, è lievemente minerale con un delicato profumo di agrumi e frutti esotici.
Lo consigliamo a chi
Desidera un vino da consumare giovane, che sia allo stesso tempo ricco, piacevole, equilibrato con una delicata vena sapido-minerale. Un vino perfetto per l’aperitivo, trasversale nell’abbinamento, è perfetto formaggi freschi, pappa al pomodoro, condiglione alla ligure, verdure grigliate. Provatelo con lo sgombro marinato e grigliato, o con i crostacei.
Costo 13 euro, Cà del Baio