La rivoluzione irlandese del vino - Milano Wine Week 2023

La rivoluzione irlandese del vino

Sull’Isola Smeraldo si beve sempre più vino, una rivoluzione lenta e silenziosa che però ha radici storiche profonde.

di Francesca Lorenzoni

Famosa per il verde delle sue colline, i paesaggi incontaminati, la Guinness, il Temple Bar di Dublino e la festa di San Patrizio, gli irish whiskey, James Joyce, il flusso di coscienza, William Yeats e prossimamente anche per il legame con il vino.

Nessun refuso: a quanto pare l’Irlanda sta rapidamente scalando le classifiche, crescono le vendite, crescono le importazioni e chissà che con il cambiamento climatico non finisca per crescere anche la produzione.

2000 anni di Irlanda e vino

Malgrado i luoghi comuni occorre precisare che nulla di nuovo si dice quando si abbinano Irlanda e vino: già San Patrizio nel 433 d.C. scrive di vino parlando di un banchetto a cui aveva partecipato, e si sa che la bevanda era già conosciuta anche prima di questa data verosimilmente utilizzata come tributo dalla tribù celtica dei Menapi. La diffusione del cristianesimo e dei monasteri hanno poi contribuito alla circolazione e importazione di sempre più vino, in particolare dalla Francia.

Intorno al 1750 l’Isola di Smeraldo importava dalla Francia più vino di Inghilterra e Scozia messe insieme, questo anche perché nel 1690 circa 14.000 soldati cattolici fuggirono in Francia dopo la sconfitta nella battaglia del Boyne, e ancora una seconda ondata partì intorno al 1700 per ragioni politiche ed economiche sbarcando a Nantes e Bordeaux, dove alcuni trovarono fortuna come commercianti di vino, proprietari di castelli e, con il tempo, vigneron.

Questi migranti sono stati definiti da Ted Murphy, storico del vino irlandese, “Winegeese” nel suo libro “A Kingdom of Wine: A Celebration of Ireland’s Winegeese”, e sono le famiglie che hanno contribuito alla storia e alla diffusione del celebre vino francese come lo conosciamo oggi.

Consumi in crescita

Secondo il Drinks Ireland Report 2021, fonte citata da Wine Searcher, la birra è ancora la bevanda alcolica preferita dell’Irlanda, ma è marcata stretta dal vino. Nel 2021 le vendite di birra sono calate del 13%, malgrado le accise sul vino irlandesi siano le più alte dell’intera UE, con i consumatori che spendono 3,19 € per bottiglia di vino fermo e ben 6,37 € per bottiglia di spumante. Da notare anche che secondo l’Institute of Masters of Wine, l’Irlanda ha dieci MW residenti sull’isola, più altri otto MW nati in Irlanda (o titolari di passaporto irlandese) che vivono all’estero, ulteriore indicazione della silenziosa rivoluzione del vino in atto tra gli irlandesi.

Róisín Curley MW, ha dichiarato a Wine Searcher a proposito di questa rivoluzione: “l’Irlanda si è evoluta in un paese maturo di bevitori di vino con molte persone che hanno fame di conoscenza del vino e sono desiderose di provare cose nuove”.

Il futuro del vino sarà verde?

Per quanto riguarda la viticoltura, la Commissione Europea classifica l’isola come paese vinicolo, malgrado la maggior parte dei suoi vigneti siano ancora dei micro appezzamenti destinati al consumo familiare e personale e non alla vendita.

La questione del cambiamento climatico e di come essa possa trasformare radicalmente aree inadatte alla produzione vitivinicola nelle future superstar del panorama enologico mondiale è più che attuale, e se pensiamo agli investimenti che alcune grandi di maison di Champagne stanno portando avanti nel dell’Inghilterra il futuro del vino sembra aperto a sorprese e nuove scoperte.

Un articolo intitolato “The Feasibility of Ireland Becoming a Wine Producing Country” scritto da James McWalter identifica Wexford, nel sud-est dell’Irlanda, come una potenziale regione vinicola di alta qualità entro il 2050, a causa della riduzione delle precipitazioni estive e dell’aumento delle temperature invernali secondo le proiezioni dei modelli climatici dell’UE.

Difficile fare una previsione certa sul futuro irlandese, ma quel che possiamo affermare è che il paese è certamente uno dei one to watch per il futuro dei mercati e delle produzioni enologiche. D’altro canto, gli irlandesi lo hanno già fatto una volta, spostandosi a Bordeaux, di legare il loro sangue alla storia del vino, presto potrebbe essere giunto il tempo di un ideale viaggio di ritorno sull’Isola Verde che chiuda il cerchio e porti il vino agli irlandesi, invece che gli irlandesi al vino.

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Tre Stelle

Piazza Duomo
Le Calandre
Enoteca Pinchiorri


Due Stelle

La Peca
Castel Finedining Restaurant
D.O


Una Stella

D.One Ristorante Diffuso
Borgo San Jacopo
Romano
Ristorante La Bandiera
Piazzetta Milu’
Inkiostro
Aminta Resort
Per Me – Giulio Terrinoni
Osteria Di Passignano
Villa Maiella


Fine Dining

Blend4
Osteria Le Logge
Ristorante Opera Torino
La Bullona
Summit Restaurant
Enoteca Bruni
Langosteria
Senso Lake Garda
Cucine Nervi
Immorale
La Bottega Di Parigi


Osterie – Trattorie

Ciz Cantina E Cucina
Osteria Dal Cinon
Caffe’ La Crepa
Il Santo Bevitore
Trattoria Falconi
Fattoria Conca D’oro
Locanda Belvedere
Osteria La Coniglio Bianco
Osteria A Porto D’oglio


Bistrot

Villa Garassino
3k Wine
142 Restaurant
Caffe! Dante
Franceschetta 58
Biosserì
Al Carroponte
El Molin
Mix Bistrot


Wine bar

Dal Zovo
Brylla
Enoteca Baldi
Tannico Wine Bar
Vineria Portofranco
Antico Caffe
Helena Wine Boutique
Disotto Winebar
Sala Del Vino
Il Wine Bar Trimani
Le Volpi E L’uva


Ristorante di Hotel

Capofaro Locanda E Malvasia
Baita Fraina
Ristorante Posta Marcucci
Ristorante Borgo Antico
Antica Dimora Del Gruccione
Agriturismo Ferdy
Engel Gourmet
Therasia Resort


Pizzeria

Grigoris
Sant’isidoro


Ristorante etnici – Fusion

L’angelo Cucina Fusion
Ba Restaurant
Cinta Rasa
Nojo
Serendepico
Moi Omakase
Bad Schörgau

Enoteca

Taverne Del Gusto
Vinoteca Al Chianti
Enoteca Decantami
Roscioli

Distribuzione

Partesa
Pellegrini
Le Caves Des Pyrenne


Supermercati

Esselunga
Iper (Rozzano)


Wine Shop online

Tannico
3kwine


Catena di ristorazione

Signorvino
Trapizzino

Tre Stelle

St. Hubertus
Enoteca Pinchiorri


Due Stelle

Ristorante Caino
Ristorante Il Pagliaccio
Dani’ Maison
Harry’s Piccolo
Antica osteria Da Cera
La Madernassa Ristorante & Resort
La Trota
Terra
Castel Fine Dining Restaurant


Una Stella

Del Cambio
Trattoria al Cacciatore de La Subida
Re Maurì
La Bandiera
La Caravella dal 1959 Ristorante-Museo
Hyle
Apostelstube
Piazzetta Milù
Ristorante Il Pellicano


Fine Dining

Langosteria
Le Petit Bellevue e il ristorante Bellevue con la sua terrazza
Ristorante Andrea Aprea
Ristorante del Lago
Wood
Blend4
Enoteca Bruni
Ristorante 3K
Rinaldi al Quirinale
Ristorante Miil


Osterie – Trattorie

Enoteca Marcucci
Abraxas Osteria
Trattoria di Coronate
Trattoria di Campagna
Ciz Cantina e Cucina
Civico 25
Trattoria Serenella Le Tre Lasagne
La Brinca
Enoteca della Valpolicella
Trattoria Falconi


Bistrot

Al Carroponte
Luogo Divino Wine Bistrot
Franceschetta 58
Luciano Cucina Italiana
El Molin Bistrot
Taverna dal Conte
uovodiseppia Milano
Cucina.Eat
Mix Bistrot
Caffè dell’Oro


Wine bar

Enoteca Baldi
Taverna Del Gusto
La Sala Del Vino
Enoteca Quattroruote
Antico caffè
Onest
Di sotto Wine Bar
Helena
Il Wine Bar Trimani
Cafè Demetz


Ristorante di Hotel

Ristorante L’Angolo D’Abruzzo
Therasia Resort Sea & Spa
Fiocco di Neve Relais & Spa
AO Restaurant
Santre Dolomyths Home
Winkler Hotels
Hotel Quelle
Pineta Nature Resort
Hotel Plan de Gralba
Hotel la Perla


Pizzeria

Pizzeria Salvo
Trapizzino La Vineria
Il Casaletto Agripizzeria
Da Ezio
Enosteria Lipen
Apogeo
Vurria
Il Corso
Ristorante Pizzeria dell’Angolo


Ristorante etnici – Fusion

Moi Omakase
Mu Dim Sum
Gong Oriental Attitude
Ristorante Serendepico
Cinta Rasa
Ba Restaurant
Bentoteca Milano

 


Enoteca

Vinoteca al Chianti


Distribuzione

Pellegrini


Wine Shop online

3K Wine


Catena di ristorazione

Trapizzino