Si è tenuta a Milano la consegna del premio internazionale dedicato alle grandi firme del giornalismo di settore.
di Camilla Rocca
James Suckling è stato premiato tra i più influenti esperti di settore nell’ambito vino da l’Istituto Grandi Marchi Italiani, che raggruppa le diciotto tra le più importanti e rappresentative cantine del Belpaese, accomunate da un unico obiettivo: promuovere la cultura e la diffusione del vino italiano di alta qualità sui mercati mondiali. Nelle edizioni precedenti sono stati premiati Burton Anderson, Jens Priewe e Monica Larner.
“James Suckling rappresenta da anni un punto di riferimento essenziale nella comunicazione di settore – ha spiegato Piero Mastroberardino, Presidente di Istituto Grandi Marchi – al punto da essere collocato da una testata importante come Forbes nel gotha dei più influenti critici enologici al mondo. Il nostro premio vuole essere appunto un riconoscimento alla sua attività di divulgatore dei vini di qualità in generale e di quelli italiani e dei territori che questi vini esprimono in particolare. Un impegno, il suo, assolutamente in linea con la mission che IGM persegue sin dalla sua fondazione e che ha come base quella di promuovere il meglio della nostra produzione presso i mercati internazionali”.
Piero Mastroberardino Presidente IGM
Chi è James Suckling
Uno dei critici enologici più autorevoli del momento. Suckling è stato per quasi 30 anni Senior Editor e responsabile della redazione europea di Wine Spectator. Forbes di recente ha definito lo scrittore “uno dei più influenti critici enologici al mondo”. Nato nel 1958 a Los Angeles, in California, ha studiato Scienze Politiche e Giornalismo. Giovanissimo sviluppa una grande passione per il mondo del vino che lo porterà, già a partire dagli Anni Ottanta, a collaborare con Wine Spectator. Gli anni in Europa, una crescente credibilità, una conoscenza approfondita dell’universo vino fanno di lui una delle voci più autorevoli del panorama enologico internazionale. Una fama giustamente conseguita che attraversa i decenni e che vive un momento di svolta nel 2010 con la creazione del suo sito web, che di fatto certifica l’inizio di una nuova era del giornalismo enologico. Con una media annuale di circa 4.000 valutazioni di vini, James Suckling è uno dei critici enologici più attivi al mondo. Si occupa principalmente di vini di Borgogna e di Porto, oltre che di vini italiani.
Gli obbiettivi dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità
L’Istituto del Vino Italiano di Qualità è stato costituito nel 2004. Una compagine che riunisce Famiglie e Marchi dalla forte identità territoriale, in grado di rappresentare dentro e fuori i confini nazionali la tradizione e l’innovazione enologica Made in Italy; ciascuna cantina si distingue per gli elevati standard qualitativi dei prodotti e l’immagine fortemente riconoscibile a livello interno e internazionale.
Insieme esprimono un fatturato di circa 600 milioni di euro (il 4,3% del giro d’affari totale del vino italiano nel 2022), di cui oltre il 55 % all’estero con un valore di circa 350 milioni di euro (il 4,4% della quota export complessiva del vino tricolore del 2022). Tra i mercati target, Usa (25%), Germania (20%), Canada (15%), Regno Unito (10%), Svizzera (7%), Russia (5,5%), Giappone (5,0%) e Cina (2,5%).
L’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi è composto dalle seguenti aziende: Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Antinori, Argiolas, Col d’Orcia, Ca’ del Bosco, CarpenèMalvolti, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo e Umani Ronchi.