Dagli archivi di Vendemmie tutti i consigli per una vacanza in Veneto tra ristoranti, cantine e wine resort all’insegna del buon bere e del buon cibo
a cura di Marco Colognese
La guida completa del Veneto e di Venezia per aggiungere al tuo viaggio le migliori soste di gusto e il giusto tocco di benessere, sempre all’insegna del buon vino.
Venezia: mangiare e bere bene tra luoghi magici, dalla tradizione all’avanguardia
Delicatissima e insieme possente, aggredita quotidianamente da orde di turisti che troppo spesso non hanno idea di che cosa significhi il rispetto per un’opera d’arte a cielo aperto. Un luogo unico al mondo che soffre e allo stesso tempo ha imparato a resistere.
Venezia fa fatica ma non si arrende al tempo, così come i pochi veri veneziani rimasti in città: come si usa dire qui ‘duri i banchi’, espressione che durante le battaglie in mare ai tempi della Serenissima veniva gridata ai rematori delle galee affinché si reggessero alle panche per resistere a un impatto imminente. E si è tenuto duro, soprattutto dopo la triste sequenza che ha visto susseguirsi la seconda grande acqua alta di tutti i tempi nel novembre del 2019 e subito dopo la pandemia. Venezia è lì, stupenda come sempre, a volte acciaccata ma inossidabile, una città da amare e proteggere. E da preservare, immersa com’è in un’offerta ridondante di menu turistici di dubbia qualità, è la sua ristorazione. Va detto che negli ultimi anni è molto meno difficile rispetto al passato rispondere a una richiesta di suggerimenti su dove mangiar bene in città o nelle sue isole. Questo grazie anche a qualche bacaro sui generis che da luogo dove consumare il classico cicheto al banco si è trasformato in qualcosa di più strutturato e quasi più simile a un bistrot che alla classica osteria veneziana da sosta breve.
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Le Calandre
Il Veneto, regione di enologia e paesaggi inconfondibili
Una selezione dei migliori luoghi gastronomici della regione che punta su storicità, unicità e ricchezza della proposta enologica.
Sono tantissime le anime del Veneto, dalle maestose Dolomiti nel bellunese a un’indiscussa capitale del vino come Verona e la Valpolicella passando per la Marca Trevigiana e le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio Unesco, Venezia e la sua assoluta unicità, Padova e i colli Euganei con le loro forme inconfondibili, Vicenza, il verde dei Colli Berici e le magnifiche ville palladiane. Ancora, la silenziosa bellezza naturale del delta del Po nella provincia di Rovigo. Tanta storia da conoscere attraverso i secoli, ma anche dai racconti di uomini e donne che giorno per giorno la scrivono. E poi i suoi paesaggi, di vigneti che prima da uve e poi da vini diventano espressioni peculiari note in tutto il mondo, ma anche molti prodotti che vanno dal riso – soprattutto alcuni grandi Vialone Nano – a un radicchio unico, alle piccole produzioni di grandi formaggi come il Monte Veronese Dop che proviene da soli nove caseifici. Una terra alla quale non manca proprio nulla. Sullo stesso piano è la ristorazione, ricca di stimoli interessanti, tanto da rendere complessa la sintesi che proveremo a fare qui per questioni di spazio, escludendo ad esempio le località turistiche che meritano uno spazio a parte. La scelta punta quindi su storicità e originalità dei luoghi, oltre che naturalmente sulla ricchezza della proposta enologica.
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Le colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg
Alla scoperta del territorio del Prosecco Superiore, tra Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene
Un’idea di itinerario non esaustiva perché vorrete tornarci per ritrovare luoghi affascinanti, immaginando sempre nuovi percorsi, dalla pianura verso le colline più alte.
È certamente un mondo vastissimo, quello che richiama il termine Prosecco, fatto di numeri che definire importanti è un eufemismo e altrettanti pregiudizi legati a un’attribuzione di qualità decisamente troppo generalizzante: questa non è certo la sede per entrare nel dettaglio di polemiche e pareri perché uno spesso tomo da solo non basterebbe, di certo però vale la pena concentrarsi sull’area di produzione che ne costituisce il cuore originario e provare a conoscerla, semplicemente perché è un angolo d’Italia davvero affascinante.
Quella che delimita la produzione del Prosecco Superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene è infatti un’area geografica paesaggisticamente stupefacente per la sua bellezza, dove un vitigno come il Glera dà vita alla sua migliore espressione. Il riconoscimento di patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco ha sancito una realtà che ancora pochi conoscono realmente nel dettaglio: ci si trova in provincia di Treviso, ai piedi delle Prealpi Venete, nella fascia collinare che da Valdobbiadene si estende a est fino a Vittorio Veneto.
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Foto Copertina: Le colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, crediti Arcangelo Piai