Dagli archivi di Vendemmie tutti i consigli per una vacanza in Emilia-Romagna tra ristoranti, cantine e wine resort all’insegna del buon bere e del buon cibo
a cura di Marco Colognese
La guida completa dell’Emilia-Romagna e di Bologna per aggiungere al tuo viaggio le migliori soste di gusto e il giusto tocco di benessere, sempre all’insegna del buon vino.
Bologna in cucina e in cantina, tradizione e non solo, con dieci indirizzi da ricordare
Il panorama gastronomico è felice e non è difficile trovare luoghi dove star bene, magari con una cantina degna di questo nome.
La Dotta, la Rossa, la Grassa: Bologna è piuttosto conosciuta anche per queste tre sue note caratteristiche. Ricca di storia, è un’importante città universitaria, tanto che l’Alma Mater Studiorum, datata 1088, è la più antica istituzione accademica dell’Occidente. In tema di colore, basta faticare un po’ e arrivare fino in cima alla Torre degli Asinelli: al di là della vista spettacolare che spazia dalla pianura ai colli, si può osservare che i toni del rosso sono quelli che prevalgono, frutto fin dal medioevo dell’utilizzo del mattone bolognese. Infine, la peculiarità probabilmente più diffusa: già il gastronomo Pellegrino Artusi aveva affermato: “Quando sentite parlare della cucina bolognese fate una riverenza, che se la merita”.
E così, ecco la leggendaria, amatissima tradizione, croce e delizia (tra un po’ vedremo perché) che percorre in lungo e in largo la mappa del gusto tra tortellini, lasagne, una cotoletta che definire ricca è un eufemismo e tante altre bontà anche molto semplici come crescentine e tigelle da abbinare a grandi salumi e insaccati, tanto che se vivete a Bologna la prima battuta che vi fanno quando vi trovate in giro per l’Italia è sempre “mamma mia come si mangia bene lì”. Di sicuro la tradizione golosa e la gola dei bolognesi non sono state un incentivo a quello che oggi, semplificando, chiamiamo ‘fine dining’ e per un po’ di tempo sotto questo profilo la situazione cittadina è rimasta piuttosto statica.
Qual è lo stato dell’arte, oggi? Il panorama gastronomico è felice e non è difficile trovare luoghi dove star bene, magari con una cantina degna di questo nome a disposizione dove trovare, oltre a una bella varietà, anche qualche chicca dei Colli Bolognesi, area vinicola ancora forse sotto tono rispetto ad altre ma in rapida crescita qualitativa.
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Imola, Ristorante San Domenico © Cristian Castelnuovo
Emilia-Romagna, i luoghi del cibo e del vino della regione più golosa d’Italia
Un elenco lungo e goloso, dove da grandi ingredienti si arriva a grandi piatti interpretati secondo la tradizione oppure in modo più creativo.
Si parla di Emilia-Romagna e immediatamente si pensa a una regione che sul fronte gastronomico ha più di qualcosa da dire. Ancora, enologicamente parlando, sia l’Emilia sia la Romagna, aree ben distinguibili sotto il profilo delle peculiarità, sono realtà importanti anche se non ancora note come le più blasonate. Sta di fatto che queste sono terre di grandi bontà, luoghi che danno vita a vere meraviglie del gusto. Si pensi soltanto alla presenza concentrata di prodotti agroalimentari tra DOP e IGP che rende questa regione il più grande distretto del cibo italiano. Per citare soltanto alcuni tra quelli più celebri, ecco il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e quello di Reggio Emilia, il Culatello di Zibello, il Formaggio di Fossa di Sogliano, l’Olio Extravergine d’Oliva di Brisighella…l’elenco è lungo e goloso, così da grandi ingredienti si arriva a grandi piatti, interpretati secondo la tradizione oppure in modo più creativo.
Ma quali sono i ristoranti che vale la pena citare in un breve excursus lungo il meglio di questa regione?
Un criterio importante, oltre all’alta qualità dell’offerta gastronomica, è quello di una solida proposta enologica.
Dove si ritrovano unite, in un percorso ideale che ‘sale’ dal riminese fino ai Colli Piacentini?
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Un weekend in una Rimini oltre il mare, tra colline, vigneti e gastronomia
Una città viva tutto l’anno che oltre al suo centro storico offre itinerari paesaggistici e piccoli patrimoni enologici e gastronomici
Parliamo di Romagna e partiamo da una località emblematica. Si nomina Rimini e la prima cosa che ci viene in mente è l’estate: spiagge e ombrelloni punteggiati da una lunga serie di bagni e il lungomare che pullula di turisti. Una visione per certi versi inevitabile, ma di certo in qualche modo stereotipata. Perché Rimini è anche e soprattutto una città viva tutto l’anno che merita di essere visitata per il suo centro storico.
Non soltanto, però, perché basta volgere il capo dalla parte opposta al mare per notare il verde delle sue colline:
lì c’è un mondo da scoprire, sia da sotto il profilo paesaggistico sia per quel che concerne piccoli patrimoni enologici e gastronomici.
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Foto copertina: ristorante Da Gorini