Alla scoperta del fascino di un vitigno antico, in grado di incarnare alla perfezione il territorio sannita, dalla sua storia millenaria alle moderne interpretazioni vinicole
di Mario Miranda
Il Sannio è una delle zone più antiche e prestigiose della viticoltura campana, dove la vite ha trovato un ambiente ideale, plasmando un’identità unica e inconfondibile. Tra i vitigni coltivati, oltre ai più noti Aglianico e Falanghina, ad impreziosire questo territorio c’è sicuramente il Piedirosso.
Grazie alla vinificazione in purezza, e alle più recenti tecniche agronomiche e di vinificazione, il Piedirosso ha messo in luce le sue peculiarità, regalando vini affascinanti di grande eleganza e piacevolezza, capaci di conquistare diversi palati.
Oggi il Piedirosso è un vino più moderno, versatile, di buona bevibilità e freschezza, da bere in diverse occasioni, sia da solo che in abbinamento con una grande varietà di piatti della cucina italiana.
In questo contesto, l’azienda Mustilli è tra le realtà che hanno saputo valorizzare al meglio il Piedirosso, offrendo delle interpretazioni di grande qualità e personalità, autentiche espressioni del territorio sannita.
Piedirosso del Sannio: un successo crescente
Il Piedirosso sta riscuotendo un successo crescente ed è sempre più ricercato dai consumatori attenti e curiosi, desiderosi di scoprire le eccellenze vitivinicole del Sannio.
Tradizione e innovazione si incontrano in questo vino, che rappresenta un connubio perfetto tra la tradizione viticola e le moderne tecniche di produzione. Ne risultano vini di pregevole fattura, capaci di conquistare più palati e di affermarsi su diversi mercati. La duttilità del Piedirosso è uno dei suoi punti di forza. Le diverse interpretazioni lo rendono un vino versatile, capace di accompagnare con eleganza una varietà di pietanze.
Dall’abbinamento con primi piatti più o meno elaborati o con carni rosse e bianche, fino alle minestre con verdure e legumi o ai formaggi poco stagionati, il Piedirosso si rivela sempre un compagno perfetto.
Piedirosso: un vitigno campano dalle origini antiche
Tra i vitigni a bacca nera più diffusi in Campania, il suo nome sembra derivare dalla colorazione del pedicello che assumono una particolare tinta che ricorda quella della zampa dei colombi.
Il vitigno Piedirosso ha origine antichissime, fin dal I secolo d.c è addirittura citato nella “Naturalis Historia” di Plinio il vecchio, ma la sua registrazione ufficiale risale solo al 1970.
Attualmente è coltivato principalmente nell’area dei Campi Flegrei, del Vesuvio, della costiera amalfitana, dell’Alto Casertano e del Sannio. In provincia di Benevento, il Piedirosso vinificato in purezza dà vita a i vini della DOC Sannio e delle sottozone Taburno, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Guardiolo.L’azienda Mustilli a Sant’Agata de’ Goti (BN) nasce nel 1960 per volontà dell’ingegnere Leonardo Mustilli. Dopo anni di studio e valorizzazione dei vitigni autoctoni locali, nel 1979 l’ingegnere vinifica e imbottiglia la prima Falanghina in purezza al mondo nelle cantine storiche di Palazzo Rainone.
Mustilli: dedizione e amore per il territorio sannita
Dal 2002 le cantine storiche, scavate nel tufo a 16 metri di profondità, assumono un nuovo ruolo, diventando un luogo di accoglienza e cultura. La produzione si sposta nella nuova cantina, dotata di moderne attrezzature e tecnologie.
L’azienda oggi vanta 15 ettari di vigneti posti a 250 metri s.l.m. su suolo calcareo, vulcanico e argilloso. Aglianico, Falanghina, Greco e Piedirosso sono i vitigni coltivati, da cui nascono, con la consulenza dell’enologo Fortunato Sebastiano, circa 100.000 bottiglie di vino all’anno.
Attualmente l’azienda è guidata dalle figlie di Leonardo, Anna Chiara e Paola Mustilli. Anna Chiara si occupa della parte produttiva, mentre Paola segue la parte commerciale.
Piedirosso Sannio DOC 2021 e ‘Artus’ Piedirosso Sannio Sant’Agata dei Goti DOC 2019
“Il Piedirosso non è un vitigno facile da gestire in campo”, afferma Anna Chiara Mustilli. “Tuttavia, ne abbiamo piantato un altro ettaro e mezzo perché crediamo molto nelle sue potenzialità”.
Da questo vitigno l’azienda Mustilli ottiene due vini: Piedirosso Sannio DOC e “Artus” Piedirosso Sannio Sant’Agata dei Goti DOC.
Entrambi sono ottenuti da uve selezionate e raccolte a mano nel vigneto Pozzillo nel comune di S. Agata dei Goti. Le differenze si trovano nel metodo di produzione. Nel caso del Piedirosso Sannio DOC, all’ammostatura seguono le fermentazioni alcolica e malolattica in tini d’acciaio. Il successivo affinamento avviene anch’esso in acciaio.
Mentre per quanto riguarda l’Artus Piedirosso Sannio Sant’Agata dei Goti DOC, la fermentazione avviene in vasi di ceramica per circa 3 settimane. Il successivo affinamento avviene per circa 12 mesi in vasi di ceramica a cui seguono minimo 6 mesi in bottiglia.
È stato un piacere poter degustare il Piedirosso Sannio Doc e ‘Artus’ Piedirosso Sannio Sant’Agata dei Goti DOC nelle annate 2021 e 2019 rispettivamente.
Il Piedirosso Sannio 2021 rivela al naso note di ribes rosso, fragoline di bosco e ciliegia, che si fondono a sottili sentori di erbe officinali e a lievi sfumature floreali di lavanda. Al palato mostra struttura equilibrata e un finale piacevole di media lunghezza.
Artus 2019 è un vino intrigante, che sprigiona dal calice note fruttate di prugna, mora e ribes, alternate a lievi sentori floreali. Al palato si fa apprezzare per i suoi tannini morbidi e per il finale persistente. Lo si può bere adesso o conservare per qualche anno.
Mario Miranda
Mario è un enologo campano, esperto di analisi sensoriale e degustazione del vino. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze Enologiche presso l’Università di Napoli, ha lavorato in diverse aziende vitivinicole e ha collaborato come editor e tasting coordinator per WinesCritic.com
#Sannio
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