Boom consumo + 18%. Trend positivo nel settore Ho.Re.Ca. considerato il luogo dove vivere anche un’esperienza sociale
Secondo un’indagine di Assoturismo Confesercenti i turisti registrati nelle strutture ricettive tra giugno, luglio e agosto risulterebbero circa 50,5 milioni, con gli italiani in calo (-5,7%) e gli stranieri invece in aumento (+3,6%). E sono proprio questi ultimi, secondo la stima dell’Osservatorio della Edoardo Freddi International, a trainare il consumo e la vendita dei vini italiani. Infatti, nonostante un’estate 2023 anomala sotto molti punti di vista, basti pensare, oltre che al calo del turismo, anche alle difficili condizioni climatiche che hanno interessato il nostro Paese, i consumi fuori porta hanno registrato delle buone performance. In questi mesi estivi (giugno, luglio e agosto) i 10 principali vini esportati nonché quelli maggiormente richiesti dai turisti stranieri sono stati: Pinot Grigio (9% esportazioni Edoardo Freddi International); Chardonnay (7,5% esportazioni); Lugana (7%); Bolgheri Rosso (6%); Gavi (5,5%); Montepulciano (5%); Cerasuolo d’Abruzzo (4%); Aglianico (3,5%); Lagrein (3%); Trento Doc (2,5%). Tutti questi vini hanno visto una crescita che varia dal +3% al +18% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo trend vale anche per i consumi/richieste dei turisti qui in Italia in vacanza.
Tra i turisti che hanno consumato maggiormente vino in questi mesi estivi, sia a casa che in vacanza, gli Americani (principalmente vini toscani, campani, pugliesi, sardi e siciliani); i Tedeschi (principalmente vini emiliani, abruzzesi, trentini e denominazioni del Lago di Garda); gli Inglesi (principalmente vini piemontesi, sardi, siciliani e denominazioni del Lago di Garda); i Francesi (principalmente vini campani, siciliani e piemontesi) e gli Olandesi (principalmente vini abruzzesi, piemontesi e denominazioni del Lago di Garda).