Una panoramica degli episodi da noi più ascoltati. Chi sono gli autori?
di Raffaela Cuccu
Il supporto digitale è in quest’epoca uno dei canali di informazione e intrattenimento più utilizzato. L’ascolto di storie ed episodi audio online può alimentare la nostra curiosità più recondita e condurci verso approfondimenti di tematiche specifiche, non sempre facilmente sviscerabili in altri contesti.
Vi proponiamo, a tal proposito, la classifica dei progetti podcast da noi più apprezzati riguardanti il settore vino e le diverse sfaccettature che questo argomento può assumere.
Al primo posto: CHAMPAGNE TALK / Autore: Champagne Society
Il podcast è dedicato a tutti gli appassionati di bollicine francesi, scritto e realizzato in collaborazione con Podcastory, la prima Podcast factory italiana. Ci troviamo in questo momento alla terza stagione, dove ogni argomento viene trattato in maniera davvero superlativa, con esattezza e approfondita conoscenza.
Le puntate sono vere occasioni di apprendimento e si dividono in talk, ovvero episodi generici di attualità con ospiti speciali e prime visioni, vale a dire degustazioni in live di etichette di grande pregio. Numerose le firme del panorama internazionale Champenoise che portano direttamente la propria testimonianza. Tra le interviste citiamo quella rivolta ad Alice Paillard (che racconta l’evoluzione della maison fondata dal padre) e quella a Bruno di Georges Vesselle (il quale spiega lo stile eccezionale del pinot nero prodotto presso la cantina di Bouzy).
I conduttori sono Chiara Giovoni, Thomas Rossi e Luca Santoro. Essi non sono solo abili oratori, ma alcuni tra i più aggiornati conoscitori della regione Champagne, nonché grandi estimatori del corrispettivo metodo di vinificazione. Durante le prime tre edizioni ci si interroga sul ruolo dello chef de cave, sui cambiamenti riguardanti il territorio di produzione e sui diversi studi enologici che coinvolgono Vigneron e Maison. Alcuni tra i vini magistralmente descritti: Dom Perignon 2013, Cristal 2015, Jacquesson 746, 7 Crus Agrapart, Krug Rosé 27ème.
Al secondo posto: WILD VIGNERON / Autore: Nicolò Quarteroni
L’autore e moderatore è il volto social di Ferdy Wild, agriturismo situato nel cuore delle Orobie. Grazie alla sua innata intraprendenza e ad una spiccata propensione per la ricerca, il giovane imprenditore si è dimostrato capace di dare una più alta visibilità a piccole realtà locali e fortemente identitarie. Ciò che apprezziamo del podcast sono le sue riflessioni a tu per tu con gli ospiti dei “Lunedì del Vigneron”. Una decina di episodi registrati durante l’estate 2024 rivela i racconti intimi di alcuni viticoltori che potremmo definire eroici. Questo non tanto per l’area di provenienza e le relative condizioni di pendenza dei vigneti, quanto per la loro determinazione nel voler superare l’empasse iniziale che implica talvolta la decisione di raggiungere la condizione di liberi imprenditori.
I protagonisti della puntata ‘’Partire da zero’’ sono Alberto di Moka Wines, Michele di Bastian Cuntrari e Lorenzo di Colombo-Sormani. Il primo rileva le viti piantate qualche anno prima dal padre e individua un vecchio macello come luogo destinabile alla fermentazione del mosto. Il secondo inizia a fare i primi esperimenti in uno spazio abitativo dell’Ottocento dove travasa inizialmente utilizzando dei secchielli per poi evolvere progressivamente in tecniche più avanzate. Il terzo si avvicina all’idea di voler vinificare con una formazione iniziale di semplice sommelier, acquista localmente l’uva e decide solo in un secondo tempo di dedicarsi anche alla vigna.
Si parla, in ciascun episodio, di artigiani virtuosi e interpreti onesti del micro-terroir (tutti operanti al di fuori di schemi commerciali e in grado di valorizzare luoghi che non per forza hanno una vocazione storica). È il caso dei Camuno Boys ovvero Fausto Ligabue, Luigi Dò e Fortunato Bressanelli. Ciascuno di questi produttori della Valcamonica si dedica a un progetto diverso, ma ciò che li accomuna è un forte senso di appartenenza e solidarietà. La loro mission è quella di voler dimostrare la possibilità di un approccio agricolo fortemente consapevole.
Al terzo posto: RETROETICHETTA / Autori: Jacopo Cossater, Graziano Nani e Francesco Minetti
Si tratta di poche, ma interessanti puntate rivolte a una nicchia di consumatori non solo avvezzi al vino, ma anche interessati alla veicolazione del prodotto. Il format viene definito dai suoi autori come uno ‘’spazio di riflessione destrutturato’’. Jacopo è giornalista enogastronomico, Graziano copywriter e content manager, Francesco consulente specializzato in Food&Wine e Ceo di Well Com.
Puntata dopo puntata, i tre professionisti della comunicazione mappano quelle che possono essere le strategie percorribili al fine di valorizzare le cantine e la loro identità. Ci si imbatte in incalzanti discorsi riguardanti guide e concorsi, digital pr, social media. Si ragiona sull’importanza del posizionamento per ciascuna azienda e sulla doverosa propensione nel riconoscere il proprio potenziale. Vengono presi in considerazione una serie di concetti specifici ben fruibili e assimilabili dai non addetti ai lavori e l’assenza di regole assolute viene comunque convalidata. Gli aspetti più tecnici sono alleggeriti da un tono spesso colloquiale.
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Raffaela Cuccu
Laurea in Scienze dei Beni Culturali, Master in Comunicazione per il Settore enologico e il Territorio, Sommelier. Lavora nel cuore della Valpolicella presso l’ufficio marketing di una cantina vitivinicola.