Celebriamo le bollicine più famose del pianeta in un intreccio di eleganza e mistero, grazie al romanzo di Amélie Nothomb “Causa di forza maggiore”
di Mattia Marzola
Oggi 25 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale dello Champagne, insomma, un’occasione in più, e quando mai non lo è, per rendere omaggio alle bollicine più iconiche al mondo. Simbolo di eleganza ed edonismo, legato a stretto giro ad occasioni importanti e festeggiamenti, lo champagne è molto più di una bevanda. Nel tempo è stato protagonista di film e libri, da James Bond ai romanzi di F. Scott Fitzgerald, passando per “Un’ottima annata” di Ridley Scott, ma anche quadri, mostre e persino di un museo a lui interamente dedicato a Epernay, ovviamente in Francia.
E dato che quando non scrivo di food & beverage, ho il naso in un libro o scrivo di libri, oggi ho deciso di unire le cose e parlarvi di “Causa di forza maggiore” di Amélie Nothomb, un romanzo dove lo Champagne non scorre solo, e molto abbondantemente, nei calici ma anche nella trama, dove funge da vero e proprio protagonista, intrecciandosi a temi di identità, lusso e ambiguità morale. D’altronde, parafrasando l’autrice: “così come i continenti possiedono una linea di demarcazione delle acque, luogo misterioso a partire dal quale i fiumi decidono di scorrere verso est o verso ovest, verso nord o verso sud, così anche il corpo umano possiede una linea di demarcazione dello champagne, geografia ancora più misteriosa, a partire dalla quale il vino dorato smette di scorrere verso l’intelligenza per refluire in direzione del grande caos.”
Tutto inizia con un tale Baptiste Bordave, individuo anonimo che conduce una vita senza alcun brivido, eppure un giorno, per caso, uno sconosciuto, sceso da una Jaguar, gli citofona e chiede di fare una telefonata ma, non appena digitato il numero, l’uomo si accascia a terra, apparentemente stroncato da un infarto. Che fare? Baptiste non ci pensa molto e, spinto dalla straordinaria somiglianza con il defunto, si impossessa del suo denaro, dell’auto e dei documenti, decidendo di cambiare per sempre la sua vita. Si troverà così a vivere in una lussuosa villa a Versailles, al fianco di una bellissima donna e fiumi di Champagne, come abbiamo visto, vero co-protagonista della storia. Ma chi è Olaf Sildur? l’uomo che Baptiste ha deciso di diventare e quanto pericolosa può essere la sua vita?
L’autrice gioca con le corde della letteratura come pochi, con quelle e con la curiosità del lettore, con la sua angoscia e i suoi desideri più reconditi. E così un libro solo diventa, allo stesso tempo, un saggio per puristi dello champagne, un romanzo d’amore e una storia di spionaggio. Un libro e una narrazione agitatori d’animi, chi non desidererebbe, in fondo, mollare tutto e isolarsi nel lusso con a disposizione un’intera piscina solo per tenere in freddo lo champagne?
Quello dalla Nothomb è un raffinato gioco letterario che si muove sul delicato confine tra la leggerezza della vita e l’inquietudine per la sua caducità, sulla scelta, sempre personale, nella definizione del proprio io. “Causa di forza maggiore” è un romanzo allo stesso tempo leggero e sovversivo che lascia in bocca al lettore un buon sapore, come tante bollicine frizzanti che salgono lungo il bicchiere per esplodere sul palato, come un fiume di Dom Pérignon o di Veuve Clicquot, o fate voi, perché in fatto di champagne, come in letteratura, è sempre e comunque questione di gusti.
Un brindisi letterario a tutti! Buona Giornata Mondiale dello Champagne.
Mattia Marzola
Giocoliere di parole, voracissimo lettore, buona forchetta (e buon bicchiere) ha deciso di unire le sue inclinazioni, diventando così appassionato docente di lettere ed entusiasta giornalista enogastronomico, anche se poi scrive di tutto.